Il 31 ottobre 2024, durante la trasmissione della Rai TG2 Italia Europa, è andato in onda uno speciale dedicato al tema del trattamento dei dati personali per finalità pubblicitarie, dal titolo “Stop al telemarketing“. L’approfondimento ha incluso un’intervista in studio (visibile dal minuto 15:55), che ha visto la partecipazione dell’Ing. Maurizio Pellegrini, Responsabile del Registro pubblico delle opposizioni della Fondazione Ugo Bordoni, e di Mauro Antonelli, rappresentante dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC).
Nel corso dell’intervista, è stato confermato l’efficace funzionamento del Registro pubblico delle opposizioni (RPO), istituito nel 2011 e gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il RPO offre una tutela fondamentale per i cittadini, consentendo di bloccare le chiamate indesiderate di telemarketing da parte degli operatori che rispettano la normativa. Tuttavia, come sottolineato dagli esperti, il problema delle chiamate illecite persiste a causa di alcuni soggetti che aggirano le regole.
Il servizio introduttivo (visibile dal minuto 14:32) ha illustrato in dettaglio le tecniche utilizzate dagli operatori illegali per superare le barriere normative, evidenziando l’importanza di adottare strategie di difesa personale. Agli utenti sono stati forniti consigli pratici per proteggere i propri dati e minimizzare il rischio di essere contattati per scopi commerciali indesiderati.
La strategia raccomandata è stata quella di: iscriversi al RPO per impedire la diffusione del proprio numero a fini di telemarketing; leggere attentamente l’informativa sul trattamento dei dati personali prima di firmare qualunque consenso; limitare la diffusione del proprio numero di telefono a fonti non affidabili; segnalare eventuali violazioni alle autorità competenti.
Nel corso dell’intervista, è stato anche sottolineato l’impegno delle istituzioni nel rafforzare la normativa per proteggere i consumatori. Sono in fase di valutazione interventi che prevedono un ampliamento dei poteri delle autorità preposte e l’introduzione di sanzioni più severe per i trasgressori.