Il dibattito sui ritardi nella digitalizzazione del nostro paese ha il suo epicentro sulla bassa velocità di connessione che le attuali reti assicurano a cittadini e aziende e sulla necessità di realizzare, il più rapidamente possibile, reti di nuova generazione ad alta capacità, quelle che l’Europa chiama “Very High Capacity Network”. Il Covid-19 ha accelerato la sensazione di urgenza: l’aumento esponenziale dell’utilizzo di strumenti di commercio, didattica e interazione a distanza ha infatti reso visibile a tutti la necessità di una rete di comunicazioni efficiente, sicura e affidabile. La conclusione è stata: abbiamo bisogno di concentrare gli sforzi e di utilizzare le risorse in arrivo dal Recovery Fund per realizzare una rete “a prova di futuro”; una rete “unica”.