L’obiettivo della convenzione è di effettuare attività di studio, ricerca e sperimentazione nell’ambito della gestione dinamica ed efficiente dello spettro radio e la prospettica integrazione della tecnologia radiomobile con quella satellitare, finalizzata al potenziamento dei sistemi in banda larga e ultra-larga, e a eventuali pubblicazioni scientifiche, alle innovazioni tecnologiche protette da brevetto, allo sviluppo di prototipi e dimostratori, alla definizione di standard e linee guida. Nello specifico, saranno condotti studi avanzati negli ambiti relativi a spectrum sharing, spectrum management, integrazione di reti terrestri e satellitari e reti di sesta generazione (6G). Particolare enfasi è posta sulla condivisione dello spettro, considerata l’elemento chiave per un uso più efficiente e flessibile dello spettro radio, utilizzando anche tecniche AI per individuare lo spettro disponibile e allocare le risorse in modo efficiente, evitando interferenze e massimizzando l’uso della banda. È prevista anche la realizzazione di studi e sperimentazioni.
I risultati del progetto saranno impiegati dalla Direzione generale nelle valutazioni sulla gestione dello spettro radioelettrico per assegnare i diritti d’uso in maniera più efficiente e per migliorare i processi dei calcoli interferenziali.
Le attività, in linea con l’allegato tecnico della convenzione, proseguiranno seguendo quattro filoni: spectrum management, reti satellitari e loro integrazione con le reti terrestri, reti 6G, attività di disseminazione e impatto delle ricerche. Questa convenzione rappresenta il prototipo delle attività prossime che la Fondazione è chiamata a svolgere in qualità di partner strategico del MIMIT per la gestione dello spettro radio e lo studio delle reti di prossima generazione.
Nel 2025 verrà sostanzialmente svolta la prima fase delle diverse attività pianificate, ovvero quelle di ricerca sull’allocazione dinamica dello spettro e sul suo monitoraggio, sullo sviluppo di gestione delle interferenze, sulla valutazione delle tecnologie di spettro condiviso in scenari reali. Verranno inoltre sviluppate soluzioni innovative per l’integrazione di reti terrestri e satellitari, tramite ricerca su protocolli e architetture di rete, lo sviluppo di tecniche per la gestione della mobilità, la valutazione delle prestazioni e sperimentazione su casi d’uso reali. La FUB, inoltre, studierà i vari aspetti riguardanti la rete 6G: le tecnologie di accesso e trasmissione, l’architettura di rete, i servizi, la sicurezza, gli aspetti normativi, le reti integrate, la condivisione dello spettro e la sostenibilità. Nei vari progetti, che si prevede di attivare, verranno inoltre curati gli aspetti di disseminazione e impatto in merito alle tematiche trattate. Si auspica di poter, entro l’anno 2025, attivate una serie di borse di studio sulle tematiche della convenzione, in linea con l’art. 27 lett. b) della Legge 21 giugno 2023 n. 74.