Attività

Rete sperimentale 5G per MIMIT

Convenzione per la realizzazione di una rete sperimentale di monitoraggio, basata su 5G, per i servizi territoriali del MIMIT

Nel progetto la Fondazione Ugo Bordoni supporta due Direzioni del Ministero delle imprese e del made in Italy – la Direzione generale per il digitale e le telecomunicazioni e la Direzione generale per i servizi territoriali – sul tema del servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+, elaborando studi scientifici e realizzando una vera e propria rete sperimentale 5G, che metta in comunicazione le sedi territoriali del Ministero con le sedi centrali.

 

In particolare, occorre tener conto che le strutture territoriali avranno il compito di effettuare il monitoraggio sia a livello frequenziale sia a livello contenutistico, relativamente alle trasmissioni in tecnica digitale DAB+. Inoltre, giova ricordare che la DGTEL è responsabile del rilascio dei diritti d’uso delle frequenze pianificate secondo il Piano nazionale AGCOM (cd. PNAF-DAB), che prevede bacini di utenza regionali, pluri-provinciali o provinciali, portando fino a novanta il numero di reti locali da dispiegare. Per tali ragioni, risulta di grande supporto una rete sperimentale 5G finalizzata al monitoraggio e al controllo in tempo reale degli strumenti di misura delle dipendenze territoriali per la rilevazione della copertura DAB e la presenza di eventuali contenuti trasmessi.

 

La parte più rilevante del progetto verrà eseguita nel 2025, in quanto si realizzeranno le attività relative alla messa in esercizio di una rete sperimentale basata su tecnologia 5G. Nello specifico, le attività saranno due: deployment delle componenti applicative e messa in esercizio di una rete sperimentale basata su tecnologia 5G.

 

L’attività di deployment consisterà nello sviluppo delle componenti applicative di rete che saranno poi messe in esercizio, solo a valle della disponibilità della rete 5G che verrà messa in campo da Infratel (partner di progetto). L’obiettivo è quello di armonizzare e sviluppare i sistemi già in uso, per esempio la rete e gli apparati di radio monitoraggio, in modo da renderli interoperabili e gestibili direttamente dalla rete sperimentale 5G.

Aree di riferimento: