Nel mese di settembre 2011 si è svolta in Italia l’asta per le frequenze LTE (Long Term Evolution) destinate alla realizzazione di reti mobili a larga banda. Aste analoghe si sono svolte, o sono in corso di svolgimento, negli altri paesi europei. Di particolare rilevanza è l’assegnazione di lotti di frequenza nella banda a 800 MHz, in precedenza assegnati alla radiodiffusione televisiva, realizzando il cosiddetto digital dividend esterno a seguito del passaggio alla tecnica digitale.
Le modalità e l’esito delle procedure di assegnazione dello spettro nei vari paesi europei sono temi di ampio dibattito e fanno emergere varie questioni relative alla gestione dello spettro radio. Fino a che punto il successo dell’assegnazione è legato al meccanismo d’asta? Quali lezioni si possono trarre per il futuro?
La realizzazione delle reti mobili a larga banda, oltre al notevole investimento iniziale per le frequenze, presenta molteplici criticità: dai terminali all’interferenza verso le reti televisive, ai requisiti sui limiti di emissione elettromagnetica, alla relazione con le reti fisse. In che modo l’esperienza dei paesi vicini può essere utile e in quali aspetti il caso italiano è unico?
Tutto questo ha costituito il tema di questo Seminario, a cui sono intervenuti esponenti delle istituzioni, esperti del mondo accademico, rappresentati degli operatori, rappresentanti OTT.