I Cyberdays, che si sono svolti a Prato il 21 e il 22 marzo, hanno rappresentato un’importante occasione per stimolare la riflessione sui temi della cibersicurezza in connessione con l’impetuosa accelerazione impressa allo sviluppo del digitale dalle reti e dalle tecnologie di nuova generazione, come l’intelligenza artificiale (AI). Nei due giorni di seminari, tavole rotonde, presentazioni di ricerche, workshop e lezioni magistrali, i temi della sicurezza e della diffusione delle tecnologie digitali si sono affrontati a tutto tondo: da un punto di vista tecnico a prospettive giuridiche e regolamentari, senza trascurare gli elementi economici e di mercato, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese (Pmi), cui la disseminazione era principalmente rivolta.
A coronamento della molteplicità disciplinare con cui si sono sviscerate le tematiche della cybersecurity è planata la lectio tenuta dal Presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato. Introdotta dal Sindaco di Prato Matteo Biffoni, la Conferenza del Prof. Amato, che partiva dal quesito sugli antidoti alla rete utilizzata come veicolo di odio e di male, ha posto il tema dell’uso delle tecnologie di rete e dell’intelligenza artificiale in termini di filosofia politica e del diritto, collocando così il tema della sicurezza dall’ambito strettamente “cyber” a un livello di superiore interesse generale, ovvero di coesione sociale e di tenuta delle società democratiche.
La due giorni di Prato, realizzata dalla Regione Toscana, in collaborazione con il Comune di Prato e la casa delle tecnologie emergenti (Prisma), con la Fondazione Ugo Bordoni, con Sviluppo Toscana e con il supporto di Fondazione Sistema Toscana ha visto susseguirsi oltre 60 relatrici e relatori, intervenuti in 15 eventi, anche in parallelo tra loro. Il pubblico presente è stato numeroso e ancora maggiore è stata la risposta da remoto (tutti gli eventi sono stati trasmessi in streaming sui siti e sono ivi ancora disponibili per una fruizione differita).
Il livello strettamente tecnico dello sviluppo della cybersecurity e delle tecnologie innovative del Centro di Competenza 5G, nei cui locali si è svolta la due giorni, è stato affrontato in primo luogo con la presentazione delle ricerche nel corso del Workshop su “I linguaggi condivisi tra MPMI e ricerca pubblica: 5G e tecnologie innovative”. 15 progetti di ricerca finanziati dalla Regione Toscana e che hanno visto giovani ricercatrici e ricercatori lavorare sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico a vantaggio di altrettante imprese del territorio, in stretta connessione con i dipartimenti universitari di provenienza. Con la conduzione di Guido Riva, Vicedirettore scientifico della Fub, sono state numerose le tecnologie illustrate (Dall’uso dell’AI al 5G, dall’IoT alla Blockchain), così come studiate e/o applicate in via sperimentale nei più vari ambiti applicativi: dall’agricoltura alla tutela dell’ambiente, dalla logistica alla manifattura ai servizi avanzati. Qui è possibile visionare tutte le presentazioni.
La cybersecurity è stata il 21 marzo al centro della presentazione del partenariato esteso SERICS (Security and Rights in CyberSpace e di cui fa parte anche FUB), da parte di Alessandro Armando, Presidente del Comitato scientifico della relativa Fondazione. SERICS gestisce 27 progetti di ricerca raccolti in 10 aree tematiche, ciascuna guidata da un centro di eccellenza del campo nelle Università e negli enti di ricerca italiani. I fondi del PNRR destinati al partenariato si articolano così intorno ai 10 “Spoke”, che vanno da “Attacks and defences” a “Cryptography and distributed systems security”, passando per “Operating systems and virtualization security”, “Software and platform security”, “Infrastructure security” e altri ancora. Un elenco completo degli spoke è contenuto nella presentazione del Prof. Armando. Per ulteriori informazioni si consiglia in ogni caso di consultare il sito della Fondazione SERICS.
Allo stesso modo la Cybersecurity ha permeato l’intervento di Luca Nicoletti nel pomeriggio del 22 marzo sul tema “Cybersicurezza: Nuove opportunità di finanziamento per le Pmi e le startup”. Nicoletti, Capo del Servizio programmi industriali, tecnologici, di ricerca e formazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), ha illustrato in maniera approfondita le modalità e i canali mediante cui l’ACN intende fornire supporto al tessuto economico e imprenditoriale sul tema della cibersicurezza. (Presentazione).
Il tema della Cybersecurity è stato al centro di altri eventi tematici, sia sotto forma di workshop destinato a formare e a informare diversi target di pubblico (imprese, giovani studenti, pubblica amministrazione, enti locali, persone over 65), sia come momento di riflessione più propriamente accademica. È quest’ultimo il caso del seminario su “Cybersecurity e prossima singolarità. Intelligenze connesse e automatizzate”, moderato da Alessio Beltrame, Direttore Organizzazione e sviluppo progetti della Fondazione Bordoni. Sul tema si sono sviluppati 5 interventi.
Giuseppe Bianchi, che si occupa di Telecomunicazioni e Sicurezza delle Reti all’Università di Roma Tor Vergata ed è fondatore e direttore del Laboratorio Nazionale CNIT di Sicurezza e Protezione delle Reti, è intervenuto sulla sfida altamente complessa rappresentata dalla protezione del settore delle piccole e medie imprese dalle continue minacce informatiche. Una complessità dovuta dalla specificità dei settori in cui le imprese sono coinvolte, unite a una carenza endemica di risorse e lacune di competenze. Nell’analizzare il livello di maturità del relativo panorama di cybersecurity, Bianchi ha presentato esempi concreti di vulnerabilità, offrendo approfondimenti sulle ragioni alla base di queste lacune di base e suggerendo strategie alternative più efficaci contro le minacce informatiche. (Presentazione).
Maurizio Dècina, Professore emerito al Politecnico di Milano e Presidente del Comitato Scientifico della FUB, che ha diviso 57 anni della sua carriera tra accademia, industria e istituzioni (è stato commissario dell’Agcom e Presidente della Fondazione Bordoni), è intervenuto sull’evoluzione della crittografia, a partire dal suo uso attuale su Internet che oggi abilita alle transazioni sicure in tempo reale quasi 6 miliardi di utenti. In particolare Dècina si è soffermato a descrivere le minacce da parte dei futuri calcolatori quantistici alla crittografia attuale, per concludere sulle caratteristiche dei nuovi sistemi di sicurezza dello strato fisico di comunicazione. (Presentazione).
Sull’intelligenza artificiale è poi intervenuta Fosca Giannotti, che insegna Informatica alla Scuola normale superiore di Pisa (la prima cattedra istituita sulla materia alla Normale) ed è delegata italiana del Cluster4 (Digital, Industry and Space) in Horizon Europe, esponente del progetto PNRR partenariato nazionale FAIR: Future AI Research e coordinatrice del centro regionale Big Data ed Artificial Intelligence. Giannotti, la cui ricerca si concentra sugli aspetti di affidabilità e trasparenza dei metodi di Intelligenza Artificiale, è intervenuta sul tema dell’Intelligenza Artificiale affidabile e centrata sulla persona e sulle sfide scientifiche e tecnologiche per la progettazione di sistemi di AI nel nuovo scenario dell’AI ACT e dell’AI generativa. (Presentazione).
Quello di Paolo Prinetto – professore ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni alla Scuola Alti Studi IMT Lucca, Direttore del CINI Cybersecurity National Lab e coordinatore della filiera di formazione e addestramento The Big Game, Membro del Consiglio Scientifico del CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique) francese – era l’ultimo intervento programmato. Prinetto è intervenuto sull’importanza della formazione e della sensibilizzazione su vari aspetti delle cybersicurezza, evidenziando che è un problema che riguarda tutti, nessuno escluso, in quanto “nella cybersicurezza non si delega” e che proteggere i nostri dati e le nostre informazioni significa difendere noi stessi e il nostro essere cittadini. (Presentazione).
Ai quattro relatori previsti si è aggiunto Alessandro Armando, invitato sul palco da Alessio Beltrame per un giro di considerazioni conclusive. è stato questo momento non pianificato di intensa e reciprocamente feconda discussione tra i cinque relatori sul palco che ha preso il posto delle canoniche conclusioni che, su di un tema così cruciale come la Cybersecurity – vera e propria infrastruttura di sicurezza generale nella società ormai digitalizzata – non possono che restare aperte, seppur ampiamente condivise.
Gli aspetti giuridici e regolamentari, oltre che presenti nel già citato intervento di Fosca Giannotti, che ha illustrato i valori guida della nuova “AI Act”, disposizione europea sull’Intelligenza artificiale, sono stati al centro del dibattito “Diritto, diritti e tecnologie” moderato da Albino Caporale, Direttore alle Attività Produttive della Regione Toscana e vero e proprio, ancorché informale, padrone di casa e motore dei Cyberdays. Sul tema si sono confrontati Andrea Simoncini, che insegna Diritto costituzionale al Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Firenze e GIan-Luigi Ferrari del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa.
Faremmo un torto agli organizzatori e alla Regione Toscana (e in particolare il Presidente Eugenio Giani e Stefano Ciuoffo e Leonardo Marras, Assessori regionali, rispettivamente, alle infrastrutture digitali e all’economia) se non menzionassimo la Tavola rotonda di apertura del 21 marzo su “Trasferimento tecnologico: orizzonti e opportunità di innovazione per le imprese”, moderata dal giornalista di RCS mediagroup Giorgio Bernardini e che ha visto intervenire Benedetta Squittieri, Assessore all’innovazione del Comune di Prato, Ilaria Bugetti, Consigliera regionale, Fabrizio Cobis della Direzione generale della Ricerca del Ministero dell’Università e della Ricerca ed Eva Spina, Direttrice del Dipartimento per il DIgitale, la connettività e le nuove tecnologie del Ministero delle Imprese e del made in Italy.
Sempre sul tema mercati e imprese sono da segnalare: le presentazioni “Le esperienze e le attività IKIGAI Toscana e del Progetto PRISMA per l’accelerazione imprenditoriale e professionale” e la presentazione delle indagini “Osservatorio impresa: Diffusione di ICT ed e-commerce nelle imprese toscane”, rappresentative delle due gambe che la politica territoriale toscana dedica all’innovazione, rispettivamente, l’intervento a sostegno dell’innovazione e delle imprese e l’analisi scientifico-statistica della situazione corrente, necessaria base di conoscenza per lo sviluppo di ulteriori interventi volti a stimolare l’innovazione, la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico.