Immagine con colori accesi che rappresenta il Cluster Quantum Technologies

FUB e il Cluster Quantum Technologies: le CTE in un percorso condiviso verso l’innovazione del Paese

Presentato il progetto della Fondazione all’evento del MIMIT “Successi e sfide per l'Italia: quantum e cloud”, per esplorare le tecnologie emergenti e illustrare come il PNRR sostiene la transizione digitale, offrendo alle imprese nuove opportunità di crescita e sviluppo

di Redazione

La Fondazione Ugo Bordoni (FUB) ha partecipato al Roadshow PNRR organizzato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), intitolato “Successi e sfide per l’Italia: quantum e cloud“, che si è tenuto il 25 e 26 febbraio a Trento. L’evento, ospitato presso la Fondazione Bruno Kessler, ha rappresentato un’importante occasione per approfondire il ruolo delle tecnologie emergenti nella trasformazione digitale del Paese e per confrontarsi sulle opportunità offerte dal quantum computing e dalle infrastrutture cloud.

 

Al centro del dibattito, le Case delle Tecnologie Emergenti (CTE), nate con l’obiettivo di stimolare la ricerca e la sperimentazione tecnologica a livello locale, favorendo il trasferimento tecnologico verso le PMI e le startup. In questo contesto, la FUB da tempo mette a disposizione le proprie competenze nel settore delle telecomunicazioni e delle politiche digitali, contribuendo a rafforzare i poli territoriali e a incentivare la condivisione di competenze e infrastrutture.

 

I progetti delle CTE seguono un approccio bottom-up, basato su casi di studio concreti che consentono di testare soluzioni tecnologiche in contesti reali, accelerando il passaggio dalla ricerca all’adozione industriale. Questo modello ha permesso di sviluppare laboratori avanzati, cataloghi di servizi innovativi e strumenti di supporto alla sperimentazione, che costituiscono un vero e proprio valore aggiunto per il sistema imprenditoriale locale.

 

Nel corso della sessione dedicata, Luca Rea, Responsabile dell’Area Telecomunicazioni della FUB, ha presentato il Cluster Quantum Technologies, che riunisce diverse CTE interessate a sviluppare progetti di ricerca e sperimentazione nel campo del quantum computing e dell’High Performance Computing (HPC).

 

Le tecnologie quantistiche, già riconosciute a livello europeo come asset strategico nell’ambito del Digital Decade 2030, consentiranno di rivoluzionare settori chiave come la crittografia avanzata, la simulazione di materiali complessi e l’ottimizzazione dei processi industriali. Tuttavia, l’accesso a infrastrutture quantistiche e la necessità di competenze specializzate rappresentano ancora barriere significative per le imprese.

 

“Mettere a sistema le risorse e le competenze distribuite nelle CTE può ridurre queste barriere, consentendo alle aziende italiane di sperimentare e adottare soluzioni quantistiche in tempi più rapidi”, ha spiegato Rea. “Inoltre, la creazione di un framework condiviso tra CTE e Centri di Competenza potrebbe facilitare la partecipazione dell’Italia a progetti europei di ricerca quantistica, rafforzando la competitività del nostro ecosistema tecnologico”.

 

La FUB avrà un ruolo centrale nel Cluster Quantum Technologies, supportando le CTE e mirando a favorirne la collaborazione attraverso le seguenti azioni:

 

  • condivisione di asset tecnologici e infrastrutturali per ridurre i costi di accesso alle risorse avanzate
  • realizzazione di progetti di ricerca inter-CTE orientati ai casi di studio, con sperimentazioni su applicazioni specifiche
  • coordinamento con programmi europei e internazionali, per orientare l’ecosistema italiano alle iniziative globali
  • accelerazione del tech transfer e open innovation, per facilitare il passaggio dalla ricerca al mercato.
  • formazione e aggiornamento delle competenze per preparare il capitale umano alle sfide future delle Quantum Technologies

 

L’approccio descritto risulta fondamentale per rafforzare la collaborazione tra gli attori coinvolti, come emerso anche dal Roadshow PNRR. L’evento di Trento ha evidenziato l’importanza di unire istituzioni, centri di ricerca e imprese, con l’obiettivo di creare un ambiente capace di rispondere alle trasformazioni tecnologiche globali. La Fondazione Ugo Bordoni, grazie alla sua esperienza e alle attività svolte con le Case delle Tecnologie Emergenti, continua a supportare questo percorso, contribuendo a connettere competenze e risorse per favorire lo sviluppo tecnologico del Paese.

 

Il Cluster Quantum Technologies rappresenta un esempio concreto di come la sinergia tra poli territoriali, istituzioni e mondo della ricerca possa trasformarsi in un motore di crescita e innovazione, ponendo le basi per un futuro in cui l’Italia possa giocare un ruolo di primo piano nel panorama tecnologico internazionale.

 

Per approfondire: notizia dell’evento pubblicata dal Ministero delle Imprese e Made in Italy