Negli ultimi anni si è assistito a un crescente impiego dell’informatica e delle reti di telecomunicazione nell’analisi, conservazione, valorizzazione e fruizione delle opere d’arte, facendo intravedere la possibilità di una vera e propria rivoluzione nel settore dei Beni Culturali.
Attraverso le nuove tecnologie multimediali è possibile un nuovo approccio alla comprensione del patrimonio artistico e, in particolare, dell’antico nel suo contesto “originale”, mediante percorsi di visita personalizzati “virtuali” e interattivi, come verrà ampiamente messo in evidenza da Francesco Antinucci dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, esperto dei processi di elaborazione, comunicazione e apprendimento delle conoscenze, che ha sviluppato numerose applicazioni di realtà virtuale e comunicazione multimediale, soprattutto nel settore dei Beni Culturali.
Una panoramica delle più sofisticate tecnologie ICT di ultima generazione applicabili al settore dei Beni Culturali, con riferimento alle problematiche di impatto sugli stessi e sull’utenza e ai possibili vantaggi e a risultati provenienti da applicazioni già sperimentate in uno scenario di crescita esponenziale della domanda turistica rivolta a città e patrimoni d’arte, sarà presentata da Antonella Sbrilli che insegna Storia dell’arte contemporanea nella Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma e si occupa di Informatica per i Beni Culturali.
Le nuove tecnologie per la comunicazione del patrimonio artistico e archeologico possono avere interessanti ricadute economiche, come sarà approfondito durante la tavola rotonda pomeridiana con esperti provenienti da vari settori istituzionali e industriali e dal mondo accademico.
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