di Redazione
Si è svolta il 9 aprile 2025, presso la Serra del Palazzo delle Esposizioni di Roma, la settima edizione di “5GItaly – Telecommunications of the Future”, il convegno promosso dal CNIT che ogni anno riunisce esponenti di primo piano del mondo della ricerca, delle istituzioni e dell’industria. Al centro dell’edizione 2025, il ruolo chiave delle telecomunicazioni come motore di sviluppo e innovazione, con uno sguardo rivolto ai risultati del programma RESTART, l’ambizioso progetto pubblico di ricerca e sviluppo sulle TLC realizzato in Italia, finanziato nell’ambito del PNRR.
La giornata è stata scandita da numerosi panel, tra cui “White Paper RESTART”, “Telecommunications as a Solution”, “Rome 5G” e “Cybersecurity, Scientific Research and STEM Viewpoint”, oltre a quelli su SATCOM, intelligenza artificiale e campi elettromagnetici. L’evento ha visto la partecipazione di figure istituzionali come Salvatore Lasorella (Presidente AGCOM), Alessio Butti (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale), Eliana Longi (IX Commissione Trasporti, Poste e TLC, Camera dei Deputati), Antonio Nicita (V Commissione Bilancio, Senato della Repubblica) e Roberto Gualtieri (Sindaco di Roma Capitale). Ampio lo spazio dedicato alla dimensione internazionale, con interventi di Ofcom, BEREC, ITU, ESA e ASI, insieme a testimonianze dei vertici delle principali telco – TIM, Vodafone, Fastweb, iliad, Open Fiber – e delle tower company Cellnex e INWIT. Presente anche la comunità accademica e della ricerca, con esponenti del CNIT, del CNR e delle università.
Il panel pomeridiano “Telecommunications as a Solution – Electromagnetic fields, environment and health: a look to the future” ha visto la partecipazione di Arianna Rufini, ricercatrice della Fondazione Ugo Bordoni attualmente in servizio presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), intervenuta in rappresentanza del Ministero.
Ariana Rufini (FUB) durante l’intervento al convegno “5GItaly – Telecommunications of the Future”
Nel suo intervento, Rufini ha offerto un’approfondita panoramica sul recente processo di revisione dei limiti elettromagnetici, una delle riforme più attese dal settore. “L’innalzamento del valore da 6 a 15 V/m, previsto dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022, rappresenta una grande opportunità per il comparto delle telecomunicazioni”, ha spiegato Rufini. Un cambiamento tecnico e normativo reso possibile anche grazie al supporto scientifico della Fondazione Ugo Bordoni, che ha contribuito a definire una nuova modalità di calcolo dei limiti basata sulla larghezza di banda spettro a disposizione dagli operatori.
Rufini ha inoltre sottolineato l’importanza dei principi introdotti con il correttivo al Codice delle comunicazioni elettroniche: quello di “equa ripartizione dello spazio elettromagnetico” e quello di “effettività”. “Con il decreto ministeriale del 9 dicembre 2024 – ha proseguito – abbiamo introdotto un sistema di monitoraggio basato sul valore alfa 24, che misura la potenza irradiata nell’arco delle 24 ore, nel rispetto del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche”.
A completare l’azione normativa, il MIMIT ha pubblicato una serie di FAQ per accompagnare la transizione ai nuovi limiti, rielaborato la modulistica in collaborazione con Ministero dell’Ambiente, ISPRA e SNPA, e sta attualmente lavorando, insieme al MASE, a un regolamento operativo che disciplini le modalità di calcolo e le conseguenti procedure amministrative.
Oltre al focus sugli aspetti regolatori, l’intervento di Arianna Rufini ha offerto uno spunto strategico sulle direttrici future del Ministero in tema di infrastrutture digitali. “L’obiettivo – ha dichiarato – è rafforzare l’attrattività dell’Italia come hub europeo per data center e cavi sottomarini, infrastrutture strategiche su cui il Ministero sta investendo attraverso l’azione dell’Unità di missione per l’attrazione e lo sblocco degli investimenti (UMASI)”.
L’Italia, grazie alla sua posizione privilegiata all’interno del Mediterraneo, ha tutte le caratteristiche per diventare un punto di riferimento per la connettività internazionale. “Stiamo presidiando attivamente i tavoli europei per promuovere interoperabilità tra cavi sottomarini e reti terrestri. La costruzione di un ecosistema infrastrutturale integrato – ha concluso Rufini – è una priorità per garantire competitività al nostro sistema Paese”.
Un intervento, quello della ricercatrice FUB, che ha ben sintetizzato l’approccio integrato del MIMIT: visione strategica, interventi normativi e cooperazione interistituzionale al servizio di un futuro digitale più solido, sicuro e sostenibile. Un processo in cui la Fondazione Ugo Bordoni ha avuto e sta continuando ad avere un ruolo cruciale di supporto tecnico e scientifico, contribuendo attivamente alla definizione delle politiche pubbliche nel settore delle telecomunicazioni.